Due piccole case divise da un giardino vengono collegate tra loro tramite un passaggio sotterraneo vetrato in copertura utilizzato come “galleria” per esporre i quadri che il proprietario dipinge nel tempo libero. La ridistribuzione totale degli spazi nelle due unità accorpate è avvenuta utilizzando materiali e tipologie costruttive tradizionali privilegiando gli affacci sul piccolo cortile soleggiato.
Mantova, città di antica fondazione e scelta urbanistica dei Gonzaga riserva sorprese tra i suoi vicoli, dove si scoprono angoli spesso più autentici ed emozionanti delle celebrate piazze e palazzi.
In una stretta via, quasi a ridosso del corso centrale Vittorio Emanuele II, si trovano due piccole case divise da un giardino e collegate da un passaggio sotterraneo.
Il giardino è un fazzoletto di verde tra i due edifici; le piccole dimensioni hanno indirizzato il progettista a “disegnare” il verde e a delimitarlo in un rettangolo circondato da tre lati e da un quarto costituito da una lastra vetrata che illumina la galleria, passaggio sotterraneo tra la casa principale e la dèpendance, trasformata in atelier di pittura.
Il suggestivo attraversamento è stato progettato come una vera e propria galleria d’arte per esporre i quadri surrealisti del padrone di casa con l’adeguata illuminazione e il divano dove sostare.
La particolarità del progetto è stata quella di utilizzare materiali tradizionali per enfatizzarne la semplicità e sottolinearne l’origine strettamente mantovana del luogo, senza stravolgere troppo le peculiarità della casa facendone un’abitazione troppo minimalista e quindi slegata dal territorio e dalle antiche tradizioni mantovane.
Le caratteristiche strutturali originali sono solo interpretate con una visione più contemporanea in cui gli elementi più importanti sono la luce, con una scelta mirata di colori e materiali, e l’abitazione, con una distribuzione più razionale degli spazi.
L’arredamento segue gli stessi principi con la scelta di mobili moderni mescolati a pezzi più classici come l’ottocentesco tondo tavolo da pranzo.
Ne è così nata una dimora ricca di fascino e raffinata semplicità.